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Riccardo Varaldo: "Sant'Anna laboratorio per formare la classe dirigente"

Data pubblicazione: 20.05.2013
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Riccardo Varaldo, professore emerito dell'Istituto di Management, ha rilasciato un'intervista al sito web di informazione FirstOnline sulla formula del successo della Scuola Superiore Sant'Anna, e in cui sottolinea che gli ingredienti "siano almeno tre: la governance, la selezione e il collegio. Prima di tutto, tra le Università e le Scuole superiori, il Sant’Anna è l’unico istituto pubblico in Italia ad avere una governance duale: questo modello di governo, che introducemmo nel 2004, assicura una feconda dialettica tra il Presidente, che ha compiti più istituzionali e di alta rappresentanza, e il Rettore, che gestisce l’attività accademica, e soprattutto offre la possibilità di coniugare la massima autonomia con la massima apertura verso il mondo esterno e verso l’internazionalizzazione, senza arroccamenti e senza tentazioni autoreferenziali. Non è un caso che questo tipo di governance sia tipico delle migliori università degli Stati Uniti e di altri Paesi, tra cui la Cina, e che in Italia si ritrovi in Bocconi e Luiss, due Istituzioni universitarie di eccellenza".

Altro importante elemento è "la fortissima selezione all’ingresso sia per i corsi di laurea che per i master, i dottorati di ricerca ed ogni altro tipo di corso. Consideri che su mille candidati, le matricole che vengono annualmente accolte dopo prove molto impegnative non sono più di 50 o 60: siamo a livelli di selettività più alti di Harvard".

Una terza ragione è "la peculiarità, per dir così, del processo educativo del Sant’Anna e cioè il fatto di essere una università residenziale. Gli studenti, che in gran parte non sono pisani, risiedono nei Collegi Sant’Anna, fanno vita in comune e
vivono collegialmente la loro formazione e crescita educativa. Il Collegio è un elemento fondamentale nella formazione dei giovani perché li obbliga al confronto e li spinge al dialogo ricevendo tutti i vantaggi della contaminazione dei e tra i saperi. Ma soprattutto la vita collegiale favorisce l’apertura mentale e fa emergere le capacità di leadership".

In allegato l'intervista integrale.